Alberi della resilienza

Data di pubblicazione: giovedì, 02 aprile 2020

Autore: Segreteria

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVASCA

 ALBERI DELLA RESILIENZA

“LO CHIEDEREMO AGLI ALBERI COME RESTARE IMMOBILI FRA TEMPORALI E FULMINI….” (S. Cristicchi)

I giorni passano in questo tempo “fuori tempo”. Per restare uniti, sentirci vicini oltre alle comunicazioni relative alle proposte didattiche, si inviano messaggi tra alunni e insegnanti ricchi di significati profondi da cui traspaiono emozioni: smarrimento, tristezza per la lontananza, paura per sé e per i propri cari, gioia di sentirsi, nostalgia della scuola. Un arcobaleno emotivo variopinto.

In questo contesto nuovo e inaspettato, agli insegnanti è sembrato importante trovare modi per far sentire la loro vicinanza. Uno spunto è stato dato dall’iniziativa lanciata dall’ospedale Santa Croce di Cuneo con un video della Dottoressa M. Anfossi del Trauma Center Psicologico:

creare una foresta di Alberi della Resilienza.

Resilienza: mai termine più appropriato . Dal  verbo latino resalio, che indicava la perseveranza di chi tentava di risalire sulla barca rovesciata dal mare; saper far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, riorganizzare la propria vita dinanzi alle difficoltà.

Si è già proposto, in alcuni plessi, ai bambini e ai ragazzi di realizzare un albero realistico o fantastico con un fusto grande e rugoso e una chioma folta e rigogliosa: disegnandolo, costruendolo con  materiali vari, colorato, in bianco e nero…

Sulle radici scriveranno le parole, le cose e i nomi delle persone che li stanno aiutando in questo periodo a non annoiarsi e a rimanere allegri. Infine, sulle foglie e nei fiori della chioma dovranno rappresentare o scrivere qualcosa, pensando a quello che potrà accadere quando tutto sarà finito….perchè finirà e potremo incontrarci di nuovo.

I capolavori verranno raccolti e tutti insieme daranno vita ad una foresta di resilienza.

Un messaggio di speranza: risalire sulla barca, riprendere il viaggio insieme  scampata la tempesta.