GIORNATA DEI GIUSTI DELL'UMANITÀ

6 marzo 2021

Data di pubblicazione: mercoledì, 03 marzo 2021

Autore: Segreteria

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Il Parlamento italiano con la legge n. 212 del 20 dicembre 2017 ha istituito il 6 marzo quale “Giornata dei Giusti dell’umanità” dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.
La giornata del 6 marzo rappresenta un’opportunità di particolare valore simbolico per ribadire l'importanza dei valori della memoria e della responsabilità, anche attraverso la riflessione sull’eredità che figure esemplari ci hanno lasciato e l’insegnamento che la loro azione rappresenta in un contesto complesso e articolato quale quello che caratterizza l’attualità odierna. È importante, quindi, far conoscere alle giovani generazioni le storie di vita dei Giusti, per renderli consapevoli di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l'ingiustizia, a favore della dignità e dei diritti umani, in difesa del valore della verità.

In particolare, quest'anno, vogliamo ricordare in questa giornata Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, una degli otto nuovi Giusti inseriti nel Giardino Virtuale “Giusti del Monte Stella”: è stata una delle personalità più influenti della comunità ebraica americana degli ultimi cinquant'anni. Profondamente convinta, come donna e come magistrato, dell’uguaglianza tra gli esseri umani, è stata una tenace sostenitrice della parità uomo-donna e ha dato un grande contribuito, come avvocato e magistrato, all'affermazione dei diritti delle donne negli Stati Uniti.

Non possiamo poi dimenticare una triste notizia recente. Tre persone hanno perso la vita nella Repubblica Democratica del Congo durante un attentato a un convoglio Onu nella zona di Goma: l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo che li accompagnava. Tre persone simbolo di responsabilità e impegno per il rispetto dei diritti umani.

L’ambasciatore Attanasio aveva vinto nell'ottobre 2020 il premio Nassiriya per la Pace e speriamo sia presto inserito tra i Giusti, lui che aveva incontrato  il medico congolese Premio Nobel per la pace e Giusto al Giardino di Milano Denis Mukwege. Ricordiamo in questa occasione anche le parole di quest'ultimo, in una cerimonia in suo onore nel 2019: 

Penso che quando parliamo della Repubblica Democratica del Congo non possiamo non dire che stiamo subendo una guerra che ci viene imposta da vent’anni, della quale non sappiamo nemmeno i motivi, perché non è una guerra tra le tribù congolesi, non è una guerra tra le religioni, e non è nemmeno una guerra tra territori che vogliono controllare altri territori, è una guerra per controllare le risorse naturali della Repubblica Democratica del Congo. Decine di bambini muoiono nel fondo di un buco per andare a cercare coltan. È stato realizzato un rapporto delle Nazioni Unite, fatto da degli esperti dell'Alto commissariato dei diritti umani, che ha identificato i crimini e le persone che li hanno commessi. 617 crimini di guerra, contro l'umanità e anche di genocidio. Sono dieci anni che questo rapporto è stato emesso e non c'è un solo suggerimento che sia stato messo in attoOggi abbiamo bisogno di tutti voi per spingere affinché il Consiglio di sicurezza crei un tribunale internazionale per giudicare questi crimini e far indietreggiare questa macabra guerra della Repubblica Democratica del Congo.”

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