Giornata della legalità

Data di pubblicazione: domenica, 23 maggio 2021

Autore: Segreteria

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XXIX anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio

Nel ricordare le stragi del 1992 , ribadiamo un fermo ‘no’ alle mafie, a ogni forma di criminalità e di omertà. 

Meditiamo sugli attentati in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina.

Accogliamo e mettiamo quotidianamente in pratica l'invito del Ministro Bianchi ad approfondire il tema della legalità e per una cittadinanza attiva, responsabile e consapevole. 


“#PalermoChiamaItalia è una iniziativa necessaria – spiega il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – perché la memoria porta frutto solo se tramandata, se vive nel presente delle nuove generazioni, nel suo valore di esempio, di eredità da custodire, se diventa testimonianza. Certamente tutti i nostri ragazzi si rispecchieranno in questa data, in questo fatto terribile. E si rispecchieranno perché diventa il momento in cui, come abbiamo scritto quest’anno, dimostriamo di cosa siamo ‘Capaci’ e dimostriamo come noi tutti, ragazzi, insegnanti, famiglie, personale della scuola, sentiamo questa data come data nostra". "Anche quest’anno non saremo soltanto presenti a Palermo - ha aggiunto il Ministro -, ma attorno a questa data abbiamo costruito un percorso di legalità in tutte le scuole. Legalità vuol dire persone educate a vivere nel rispetto, nel rifiuto della violenza, soprattutto nell'idea di riconoscersi in un'identità comune. E tutti quelli che vogliono toglierci questa identità devono essere considerati da un'altra parte".

"Il titolo scelto per la giornata - sottolinea Maria Falcone, sorella di Giovanni - è: ‘Di cosa siamo Capaci’. Una frase semplice, immediata che punta a valorizzare storie positive, esempi di coraggio e altruismo in momenti bui del Paese, testimonianze di resilienza non necessariamente collegate alle mafie. Vogliamo insomma narrare di cosa siamo Capaci come cittadini, come singoli individui, come comunità".