San Defendente: un faggio diventa mascotte della scuola

Gli alunni della primaria hanno accolto con gioia ed entusiasmo un nuovo albero, donato dal Comune di Cervasca per abbellire il giardino della scuola

Data di pubblicazione: mercoledì, 09 giugno 2021

Autore: Segreteria

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Venerdì 4 giugno la Scuola Primaria di San Defendente è stata coinvolta in una mattinata all’insegna dell’ecologia che ha visto la cerimonia di accoglienza di una speciale pianta, un faggio, generosamente donata dal Comune di Cervasca.

Al gioioso momento commemorativo hanno presenziato, oltre agli alunni e al personale scolastico, la Dirigente Scolastica Dott.ssa Cristina Bersani, il Sindaco di Cervasca Enzo Garnerone, l’Assessore Daniela Benessia e l’Assessore Nadia Martini.

L’albero è stato omaggiato dai bambini di tutte le classi attraverso gesti, presentazioni e letture incentrati sulle tematiche del rispetto della natura e dell’importanza dell’ambiente come bene prezioso da proteggere. La classe prima si è esibita in una danza e si è impegnata nella lettura della filastrocca Amico Albero, di D. Olioso, che descrive la “storia infinita” di una pianta, che nasce da un semino per poi rinascere ogni volta donando alla terra nuovi semi. La classe seconda ha decorato il faggio con disegni originali e creativi con la personificazione della pianta in bambino, mentre gli alunni di terza hanno donato ai presenti la lettura del Decalogo delle regole d’oro per proteggere gli alberi e, più in generale, il bosco.

Il gruppo di quarta ha letto una poesia inedita di accoglienza gioiosa e di saluto affettivo nei confronti dell’albero titolata Fratello Albero e i ragazzi di quinta si sono esibiti nella lettura di un dialogo tra se stessi e la pianta arrivata a scuola, personificandola e immaginando la sua gioia e il suo orgoglio per aver messo radici proprio nella cornice di un plesso scolastico.

Ai piccoli e semplici doni di ogni gruppo si è poi aggiunta l’interpretazione corale del canto del compositore Giorgio Minardi Io sono come un albero. Il brano, preparato con impegno e dedizione nei giorni precedenti l’evento, mette in risalto le uguaglianze tra la struttura fisica di una pianta e quella del corpo umano: radici che sono piedi, rami come braccia, foglie che diventano capelli e sole come fonte di vita e di forza per tutti gli esseri viventi.

La celebrazione del faggio, già divenuto mascotte della scuola, ha rappresentato un emozionante e arricchente momento di educazione civica e ambientale che tutti i presenti hanno vissuto con trasporto e coinvolgimento.

La Dirigente Scolastica ha ringraziato gli alunni per la lettura del Decalogo delle regole d’oro per proteggere le piante e il bosco e, in generale, per la dedizione manifestata da tutte le classi verso l’accoglienza dell’albero arrivato nel giardino della scuola. Si è complimentata anche per la grinta e l’impegno di tutte le dimostrazioni di presa in cura e di rispetto dell’ambiente emerse dalle letture ascoltate durante la cerimonia: promesse di stima e di riconoscenza nei confronti della natura che portano a riflettere sull’importanza dei piccoli gesti di ogni giorno e che sono un esempio anche per gli adulti.

Anche il Sindaco Enzo Garnerone si è complimentato con tutte le classi e ha rimarcato il significato positivo e prezioso dell’arrivo di un piccolo nuovo albero ad allietare il giardino della scuola: la pianta crescerà nel tempo, proprio come i bambini e, rimanendo sempre con le radici salde nello stesso luogo in cui verrà piantata, potrà offrire la propria ombra e ‘conoscere’ in futuro tutti i nuovi alunni che frequenteranno il plesso di San Defendente. Il Primo Cittadino, stupito dalla bellezza del Decalogo delle regole d’oro per proteggere il bosco, ha annunciato che ne porrà una copia plastificata all’inizio del Sentiero dei castagni, splendore naturale del territorio cervaschino, affinché diventi modello di comportamento per i turisti.

A chiusura dell’evento è poi stato consegnato a tutti i presenti un semino, donato dalla Giunta Comunale di Cervasca, da portare a casa e seminare, per coltivare un nuovo pezzo di natura e imparare a prendersene cura con dedizione e rispetto.

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